Oggigiorno le informazioni diffuse sul web sono tante e non sempre controllate. L’avvento della tecnologia e la rivoluzione digitale hanno permesso e favorito una libertà di espressione a dir poco straordinaria. Non dimentichiamoci però dell’altro lato della medaglia: confusione, imprecisione e poca attendibilità delle fonti.
“Sarà vero?” è un progetto che ha come scopo quello di sensibilizzare i giovani in merito al tema della veridicità delle informazioni tramite dei moduli proposti alle scuole medie e alle scuole del settore post-obbligatorio della Svizzera italiana. Ideato dalla CORSI e realizzato a partire dal 2019 tramite un mandato a Consultati SA (che ne ha curato lo sviluppo e che ne gestisce gli interventi in aula) il progetto, che mira a creare uno spirito critico necessario quando si parla di notizie sul web, a capire l’importanza del servizio pubblico e a comprendere la difficoltà nel creare contenuti di qualità, è dal 2021 proposto in partenariato con il Centro di risorse didattiche e digitali (CERDD).
Con l’avvio dei moduli in classe per l’edizione 2021-2022 abbiamo intervistato Daniele Parenti, direttore del CERDD, Cristina Lavio Consulente in media e tecnologie e Michela Bernasconi, psicologa per l’età evolutiva e psicoterapeuta.
Dal 2021 il progetto “Sarà vero?” vede la partecipazione del CERDD. Perché l’adesione a questo progetto è importante? Cosa vi ha spinto a collaborare?
Dopo essere stati contattati da Consultati SA, che per conto della CORSI ha sviluppato il progetto e lo gestisce nella sua attuazione, abbiamo avuto la possibilità di conoscerne i contenuti e con interesse lo abbiamo sperimentato in due classi. Abbiamo quindi valutato la possibilità di un partenariato per unire le diverse competenze formative, riconoscendo il valore aggiunto di tale collaborazione: si tratta infatti di un’opportunità preziosa per creare delle sinergie che possono rendere più mirata e contestualizzata questa offerta rivolta alle scuole.
Per l’anno scolastico 21/22 il progetto è nella sua terza edizione. Cosa è cambiato / cambierà rispetto agli altri anni grazie alla collaborazione con il CERDD? E quale valore aggiunto porta il partenariato CORSI-CERDD?
Il CERDD ha portato sostanzialmente una filosofia più vicina ai bisogni della scuola. In particolare, il percorso è stato reso più snello negli interventi in aula (due moduli invece di tre) ed è stato maggiormente centrato sul ruolo del docente, restituendogli la posizione di interlocutore principale per gli allievi, soprattutto nel settore della scuola media. Questo approccio favorisce la continuità dell’attività didattica e la valorizzazione della biblioteca, che ci sembrano essenziali per sviluppare ulteriori approfondimenti riguardanti la ricerca delle fonti e la valutazione dell’affidabilità delle pubblicazioni presenti in Internet.
La risposta ottenuta dalle classi ad oggi è soddisfacente (ci sono già molti iscritti): siete soddisfatti? Vi aspettavate così tante adesioni?
Siamo contenti che ci siano molte adesioni nel settore del post-obbligatorio; in tal modo andiamo a raggiungere anche altri destinatari, considerando che le nostre offerte sono perlopiù sviluppate sulla base dei bisogni che emergono nella fascia della scuola media.
Visto il numero di iscritti, potrebbe essere utile allargare il target a studenti più grandi o più piccoli?
Per noi non è importante raggiungere tante persone, ma raggiungere quelle che possono accogliere in modo costruttivo, con un livello di maturità adeguato e con la curiosità necessaria, ciò che viene proposto loro.
Se la collaborazione risulta fruttuosa, l’intenzione è quella di continuare a collaborare anche negli anni futuri? Magari anche con altri progetti?
La collaborazione è già iniziata ed è già fruttuosa. La continuazione di tale partenariato dipenderà dalla tempistica di eventuali futuri progetti e dai bisogni reciproci. Ognuno scandaglierà il proprio territorio con prospettive diverse per poi valutare l’opportunità di una nuova o rinnovata collaborazione.
Di Daniela Beretta