Il Convegno di San Gallo, del prossimo 7 maggio, assume una rilevante importanza per la Svizzera germanofona se si pensa che l’italiano nella nostra città a nord delle Alpi è la seconda lingua parlata. Aver scelto San Gallo come sede del convegno è anche un riconoscimento al rapporto che vi è sempre stato, nei secoli, tra la cultura dell’Abbazia Sangallese e l’Italia, testimoniato dai diversi studi condotti sui testi della famosa Biblioteca Abbaziale e dall’esistenza presso l’Università di San Gallo di una cattedra di italianistica già dalla fondazione dell’Università stessa. Numerosi negli anni sono stati, e lo sono ancor oggi, gli studenti ticinesi che frequentano gli studi universitari a San Gallo. Comprendere una seconda lingua significa facilità di comprendere l’Altro. In questo modo l’italiano – seconda lingua parlata nella nostra regione – diventa elemento di coesione sociale e nazionale, rende aperti alle diversità e alle curiosità per il mondo mediterraneo. La difesa dell’italiano assume quindi anche il valore di “salute” delle lingue nazionali svizzere che, tutte insieme, sono la caratteristica svizzera di diversità nell’unità!
“L’italiano – seconda lingua parlata nella nostra regione di San Gallo – è un elemento di coesione sociale e nazionale”
Georges Burger, console onorario d'Italia a San Gallo, sarà presente al Convegno della CORSI
26 Apr
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07 Mag
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