COMUNICATO STAMPA CP SSR.CORSI
Lugano, 25 novembre 2024
Tra Fiction autoprodotta, Intrattenimento e Informazione
TRE APPUNTAMENTI RSI SOTTO LA LENTE DEL CONSIGLIO DEL PUBBLICO
Riunitosi il 20 settembre, il Consiglio del pubblico ha apprezzato la prima serie, in 6 puntate, di Alter Ego, diffusa in prima serata su LA 1 a fine 2023. Questa fiction, scritta e diretta dal regista ticinese Erik Bernasconi insieme al grigionese Robert Ralston, si era imposta, tra ben 165 candidature, al concorso di scrittura seriale indetto da RSI nel 2019.
Interamente prodotto nella Svizzera italiana in collaborazione con l’industria audiovisiva privata locale, ambientato in un’inedita, suggestiva e sorprendente Bellinzona carnevalesca e notturna ritratta da Pietro Zuercher, questo poliziesco noir rappresenta il maggior impegno produttivo e finanziario della RSI nell’ambito della fiction e segna una decisa svolta rispetto al passato: nel genere scelto, nel linguaggio televisivo moderno e accattivante, nell’ambizione - riuscita - di esportare un prodotto svizzero-italiano anche nel resto della Svizzera (è stato nel frattempo diffuso anche da RTS e SRF su Play Suisse) e nel mondo intero.
Pur con qualche eccesso, Alter Ego ritrae il lato oscuro della società, raccontando la violenza domestica, la convivenza con il disagio mentale, l'emarginazione sociale, i conflitti generazionali. Affrontando una serie di omicidi di giovani donne con il linguaggio e i canoni del genere crime, riesce a coinvolgere il telespettatore, a intrattenerlo, ma anche a farlo riflettere. Alter Ego è, insomma, un esperimento riuscito, pur disponendo di mezzi finanziari decisamente inferiori rispetto alle produzioni internazionali. Segnando un deciso cambio di passo rispetto a titoli “storici” della RSI del passato, Alter Ego non sfigura di fronte a produzioni internazionali. Tra i suoi meriti anche l’aver saputo virtuosamente riunire - nel cast, nella scelta dei luoghi e durante le riprese – l’intera Svizzera italiana. Apprezzabile, infine, che tutti gli episodi siano stati proposti sia con l’audiodescrizione che con traduzione in lingua dei segni.
Il Consiglio del pubblico ha poi discusso il programma Millestorie, trasmesso su Rete Uno, dal lunedì al venerdì, tra le 11.05 e le 11.45. Si tratta di un appuntamento che si prefigge di raccontare piccole e grandi storie, in parte già note, in parte dai risvolti o dai dettagli sconosciuti. Fatti, persone, vicende che volutamente non hanno a che fare con la cronaca e l’attualità stretta e con episodi “negativi”. Con questo format, condotto a due voci, Rete Uno intende intrattenere e accompagnare il pubblico cercando di suscitarne la curiosità e di trasmettergli serenità. Se questi intenti sono spesso raggiunti, Millestorie è tuttavia apparso - soprattutto nelle molte puntate senza ospiti – un programma dai contenuti a tratti casuali, privo di un chiaro fil rouge
che lo renda originale e chiaramente riconoscibile all’interno del palinsesto mattutino di Rete Uno. Mancano, insomma, quell’incisività e quella rilevanza che ci si aspetta dalla rete ammiraglia del Servizio pubblico in un orario di grande ascolto, anche pensando alla storica testata Millevoci che, in quello stesso spazio, ha accompagnato la Svizzera italiana per decenni dando voce a personalità di rilievo in vari ambiti. Millestorie punta dichiaratamente sul racconto a due voci e sull’aneddotica, piuttosto che sull’approfondimento giornalistico. L’obiettivo della leggerezza è stato raggiunto, ma il CP, estendendo le sue riflessioni all’offerta radiofonica complessiva di Rete Uno, si chiede se la scelta di prediligere un’impostazione così leggera sia giustificata sino in fondo.
Il Consiglio del pubblico esprime infine apprezzamento per la presenza, la tempestività, la capillarità e la sensibilità della RSI e di tutti i suoi vettori durante e dopo le alluvioni che hanno colpito il Grigioni italiano e l’alta Vallemaggia a fine giugno. Coinvolgendo autorità politiche e specialisti, lo Speciale Attualità L’estate delle alluvioni, che RSI LA 1 ha dedicato ai due eventi lunedì 2 settembre, ha opportunamente lanciato il dibattito sulla ricostruzione e sulle prospettive future delle regioni toccate.
Per ulteriori informazioni
Gustavo Groisman, presidente del Consiglio del pubblico, 079 621 25 80.
Il Consiglio del pubblico è l’organo consultivo della SSR Svizzera Italiana incaricato di garantire uno stretto contatto tra i responsabili della programmazione della RSI e il pubblico. Il suo compito è analizzare criticamente le produzioni trimediali e trasmettere commenti e suggerimenti ai professionisti RSI. I rapporti del Consiglio pubblico possono essere consultati sul sito www.ssr-corsi.ch.