La CORSI sostiene il ciclo di incontri sulle donne nella scienza prodotti da RSI Rete Due in collaborazione con SUPSI - Dipartimento tecnologie innovative. Quattro serate aperte al pubblico sulle donne che hanno fatto la storia della scienza dal 30 ottobre al 28 novembre in compagnia di quattro grandi esperte di scienze. Il primo incontro sarà su:
IPAZIA, matematica, astronoma e filosofa
Lunedì 30 ottobre 2017, ore 18:00
Studio 2 RSI, Lugano-Besso
con Silvia Ronchey, medievista, filologa e accademica
conduce Maria Grazia Rabiolo
Entrata libera.
A seguire, rifresco offerto dalla CORSI.
Nella primavera di sedici secoli fa una donna fu assassinata ad Alessandria d’Egitto, megalopoli fertile di intelletti, da fanatici cristiani al servizio del potente vescovo Cirillo. Quella donna era Ipazia. Cosa avesse fatto per attirare su di sé tanta violenza è quanto si cercherà qui di chiarire, attingendo alle fonti antiche e scalzando le moderne maschere che la propaganda, la fantasia o l’incoercibile tendenza umana alla manipolazione e alla bugia hanno sovrapposto alla sua sembianza di filosofa platonica, e in quanto tale anche di matematica e di astronoma.
Ipazia apparteneva all’aristocrazia intellettuale della scuola di Plotino e Porfirio e dalla tradizione familiare aveva ereditato la successione del suo insegnamento: una cattedra pubblica in cui insegnava il pensiero di Platone, di Aristotele e di altri filosofi. Era anche una scienziata: la sapienza impartita nelle scuole platoniche includeva la scienza dei numeri e lo studio degli astri.
Oltre all’insegnamento pubblico Ipazia organizzava riunioni “private” poiché il risvolto esoterico delle accademie platoniche implicava la trasmissione di conoscenze “segrete” sul divino, accessibili ad una ristretta cerchia di iniziati. Queste riunioni, che la posero al centro della vita culturale e politica di Alessandria, dove, con fini pacificatori interveniva nelle lotte religiose, scatenarono la furia di Cirillo, che, secondo le fonti coeve, fu il mandante del suo assassinio.
Un’unica cosa la tolleranza filosofica di Ipazia non tollerava: l’ingerenza di qualunque chiesa sul potere laico dello stato, a cui invece tendeva Cirillo. Fu probabilmente questo a motivare il suo assassinio, che fu a tutti gli effetti un assassinio politico.
Silvia Ronchey è professoressa ordinaria di Civiltà bizantina all'Università di RomaTre. Autrice di saggi specialistici e di traduzioni dal greco bizantino, ha scritto libri di ampia diffusione come L'enigma di Piero (Rizzoli, 2006), Il romanzo di Costantinopoli (con Tommaso Braccini, Einaudi, 2010), Ipazia. La vera storia (Rizzoli, 2010), l’edizione critica del commento di Eustazio di Tessalonica al canone giambico sulla Pentecoste (De Gruyter, 2014). È stata autrice e conduttrice di programmi televisivi e radiofonici, tra cui L'altra edicola (RaiDue), Fino alla fine del mondo (RaiDue), Di tanti palpiti (RadioRaiTre). Ha realizzato interviste a testimoni del secolo quali Claude Lévi-Strauss, James Hillman, Ernst Jünger, Elémire Zolla. Scrive sulle pagine culturali di diversi giornali italiani e collabora regolarmente a la Repubblica.
Scoprite quali sono gli ospiti delle altre serate e le donne al centro dell'incontro.