di Diego Erba
Zurigo, Coira, Berna, Milano EXPO 2015, Neuchâtel. Queste le località che hanno accolto negli ultimi anni le assemblee del Forum per l’italiano in Svizzera. A Zurigo nel 2012 i cantoni Ticino e Grigioni si fecero promotori di riunire enti e associazioni che nel nostro paese avevano a cuore la lingua e la cultura italiana. Ora, a cinque anni di distanza, il Forum annovera ben 36 organizzazioni rappresentative dei principali ambiti d’intervento: autorità cantonali e federali, organizzazioni culturali, enti italo-svizzeri, università e naturalmente anche la CORSI.
La sede scelta per la prossima assemblea del 25 novembre è San Gallo, cantone che anni fa ha respinto la proposta governativa di ridurre - per motivi di risparmio - la presenza dell’italiano negli studi liceali. Quel voto del Gran Consiglio sangallese fu accolto con molta soddisfazione dalle autorità ticinesi e da quanti, in ogni parte della Svizzera, s’impegnano affinché le lingue nazionali siano presenti nei programmi scolastici, anche per dare un senso concreto al nostro plurilinguismo.
Nel corso dei lavori dell’assemblea si farà dunque il punto sullo stato della lingua italiana nei diversi settori d’attività: italiano lingua ufficiale svizzera; gli svizzeri conoscono la lingua italiana; cultura italiana e svizzeroitaliana in Svizzera; quadrilinguismo e sfide della globalizzazione.
Come noto il Forum si è dotato di un proprio statuto e dispone di un sito www.forumperlitalianoinsvizzera.ch molto consultato che fornisce ampi ragguagli sulle iniziative promosse e che comprende pure una ricca rassegna stampa sull’italiano in Svizzera. L’attività è promossa da un Comitato di 7 membri, presieduto dal Consigliere di Stato Manuele Bertoli, rappresentativo delle diverse componenti del Forum, mentre il coordinamento è assicurato dal sottoscritto.
Numerose le iniziative fin qui promosse. Fra queste merita di essere evidenziata la realizzazione, in stretta collaborazione con la RSI, del Totem dedicato alla lingua e alla cultura italiana in Svizzera. Questo strumento, che ha beneficiato del sostegno della CORSI, contiene numerosi servizi radiotelevisivi conservati negli archivi della RSI ed è stato presentato per la prima volta a EXPO 2015.
Da allora il Totem è costantemente in viaggio nelle diverse località della Confederazione: per alcuni mesi è stato a Coira, Losanna, Friborgo, Neuchâtel, Basilea, Berna. Fino al 30 ottobre si trovava al Consolato generale d’Italia a Lugano, mentre ora è all’USI. Con il Totem è disponibile anche un Tablet - con tutti i servizi radiotelevisivi - che può servire a illustrare i diversi contenuti durante le conferenze, i seminari, ecc.
A San Gallo ci sarà pure l’attesa premiazione del secondo concorso indetto dal Forum dal titolo “Chi ci capisce è bravo! ”. Aperto a giovani e adulti, il concorso ha voluto rendere visibile e valorizzare la presenza dell’italiano nel contesto del plurilinguismo elvetico.
Altro tema di riflessione sarà il ruolo della RSI come servizio pubblico a favore dell’italianità. Com’è noto il Forum ha deciso di collaborare con la RSI/CORSI per sensibilizzare la popolazione della Svizzera tedesca e francese sull’importante apporto dato dalla RSI alla promozione della lingua e cultura italiana. Il Forum ha favorito e favorirà la presenza di rappresentanti della RSI in diverse località d’Oltre Gottardo in modo di rendere attenti le persone interessate sulle conseguenze connesse all’accoglimento dell’iniziativa “No Billag”.
Infatti, a essere penalizzate saranno soprattutto le minoranze linguistiche (la RSI, ma anche la Radiotelevisione romancia) perché se venissero a mancare i finanziamenti ora concessi, tutte le quattro emittenti pubbliche dovranno smettere la loro attività. Una sensibilizzazione in merito è quindi più che necessaria per valorizzare questo importante vettore della lingua e cultura italiana per il nostro Paese.
Infine a San Gallo – salvo impegni dell’ultima ora - saluteremo la presenza del neo Consigliere Federale Ignazio Cassis. Membro del Comitato del Forum fin dalla sua istituzione, Cassis saprà dare il valore che si merita alla nostra lingua e cultura nella massima istituzione del Paese e potrà sicuramente rappresentare degnamente le attese dei molti italofoni che risiedono di qua e di là del Gottardo.
Quella di San Gallo sarà dunque un’assemblea particolarmente avvincente, aperta a tutti gli interessati.