Che cosa ha in comune il Campionato ticinese di bocce con il futuro del servizio pubblico radiotelevisivo? Un elemento fondamentale: il pubblico. La SSR ha aperto il dialogo con i propri utenti tramite il progetto “Public Value” per raccogliere opinioni e suggerimenti. In tutta la Svizzera le società regionali organizzano eventi-workshop aperti a tutti. Nella Svizzera italiana si chiamano caféCORSI e sono organizzati dalla CORSI. Il prossimo appuntamento da non perdere è in programma domenica 9 febbraio alle 16 al Palapenz di Chiasso, in occasione del Campionato ticinese di bocce (tutte le informazioni su https://www.corsi-rsi.ch/Attualita/cafeCORSI).
Ma come è nata questa collaborazione? Ce lo spiega Fiorenza Rivabella, presidente della Società bocce San Gottardo, che organizza il campionato.
“Tutto è nato da una chiacchierata con Francesca Gemnetti (segretaria generale della CORSI, ndr.), che mi ha parlato del caféCORSI. L’ho trovata subito un’idea straordinaria e così abbiamo pensato di organizzarne uno in occasione della giornata conclusiva del campionato”
Oltre che giocatrice e insegnante di bocce, lei ha lavorato tutta la vita nel campo dell’educazione. Anche in ambito scolastico i docenti si relazionano con un pubblico. Che cosa ne pensa di questa opportunità di dialogo aperta dal servizio pubblico radiotelevisivo nei confronti dei propri utenti?
“Che bello, la SSR viene a chiedere al pubblico che la ascolta tutti i giorni che cosa ne pensa! Chi ascolta la radio o guarda la tv ha una propria visione ed è importante che venga presa in considerazione. Apprezzo molto la scelta di avvicinarsi al pubblico e dargli importanza, concretamente. È un’opportunità importante anche per l’immagine della SSR.
È un po’come quando si va a parlare con i genitori degli allievi. Mi viene in mente un parallelismo con la mia attività: in quanto insegnante della scuola bocce, ho chiesto ai genitori dei miei piccoli allievi di darmi delle informazioni scritte sul carattere dei loro figli. Queste informazioni mi aiutano a lavorare meglio con ognuno di loro”.
Lei personalmente che suggerimenti di miglioramento darebbe alla SSR?
“Non lo dico adesso perché voglio partecipare al caféCORSI! Trovo estremamente interessante poter fare questo esercizio”.
Posso chiederle allora – in qualità di insegnante - come valuta l’interesse del servizio pubblico radiotelevisivo nei confronti dei temi legati al mondo della scuola?
“Trovo che dovrebbe essere più presente nelle scuole, per avvicinarsi ai giovani. Non è facile coinvolgerli, ma so per esperienza che quando si va verso di loro, sono molto interessati. Però la visita guidata negli studi radiotelevisivi non basta, bisogna dare continuità”.
E per quanto riguarda il mondo delle bocce?
“È straordinario quello che la RSI ha fatto con il programma “Boccia a punto” di Rete Uno, condotto da Carla Norghauer e Massimo Scampicchio. A parte quel programma, non c’è spazio per il mondo delle bocce”. Fortunatamente abbiamo un piccolo spazio settimanale sui giornali del Corriere del Ticino, La Regione e sull'Informatore grazie ai loro addetti stampa, ma sarebbe interessante dedicare maggior spazio allo sport delle bocce attraverso altri media.
Segnaliamo che Carla Norghauer sarà presente per introdurre il caféCORSI del 9 febbraio, con alcune chicche sul mondo delle bocce nella Svizzera italiana, tra cui un estratto del documentario “Bocce, Ticino e fantasia” di Michelangelo Gandolfi.