COMUNICATO STAMPA
Rappresentanza di genere in RSI: ancora lontani dall’obiettivo 50:50
Lugano, 1. settembre 2020
Una delegazione della CORSI si è riunita ieri a Besso per assistere alla presentazione dello studio sulla rappresentanza di genere nei programmi RSI commissionato dalla RSI alla SUPSI. È stato espresso apprezzamento per questa lodevole iniziativa di monitoraggio, che consente di verificare nel tempo il rispetto del principio di equa rappresentanza dei generi nei programmi di servizio pubblico, principio che sta a cuore alla CORSI e previsto dalla Concessione RTV. I presenti hanno però manifestato preoccupazione e delusione per i risultati emersi. Dallo studio – presentato ieri dalla prof.ssa Amalia Mirante ai rappresentanti della CORSI – emerge che l’obiettivo di un’equa rappresentanza di genere sia nella conduzione sia nel parterre di ospiti delle trasmissioni è ancora lontano dall’essere raggiunto. Al contrario, purtroppo, nonostante le ripetute raccomandazioni della CORSI, un primo monitoraggio nel 2017 e il fatto che questo secondo fosse annunciato, vi sono stati addirittura dei peggioramenti in alcuni ambiti.
La CORSI ha ribadito alla Direzione RSI la necessità di rispettare appieno il proprio mandato di servizio pubblico, garantendo un’equa rappresentanza di genere sia all’interno dell’azienda sia nella propria offerta.
La fotografia scattata dallo studio SUPSI lascia perplessi. A fronte di qualche timido miglioramento nel numero di ospiti femminili nelle trasmissioni (a comprova che volere è potere), si è assistito ad un calo delle conduttrici. In generale l’obiettivo 50:50 è lontano dall’essere raggiunto.
La CORSI ha preso atto favorevolmente delle misure annunciate dalla Direzione RSI per colmare queste lacune e si attende dei risultati tangibili a breve. Inoltre, la CORSI ribadisce con forza la necessità di occuparsi quanto prima anche degli aspetti qualitativi e non solo quantitativi. Oltre a raggiungere al più presto la parità nel numero di conduzioni e di ospiti (rappresentanza) occorre infatti una maggiore attenzione al ruolo delle donne (rappresentatività). Le donne non possono essere relegate ai temi di società, è fondamentale che la RSI sia in grado di garantire un’equa rappresentanza in tutti gli ambiti, partendo ad esempio da quello economico-finanziario, centrale in questo momento storico del nostro Paese.