Pelin Kandemir Bordoli è entrata nel Comitato del consiglio regionale della CORSI nel 2020 e ricopre la carica di vicepresidente per il quadriennio 2020-2023. Già granconsigliera dal 2007 al 2019 e prima cittadina del Cantone nel 2018, è attiva professionalmente in ambito sociale nel campo dell’integrazione sociale e dell’inserimento socio-professionale di persone in difficoltà come pure nell’ambito della prevenzione, in particolare per quanto riguarda le dipendenze.
Qui di seguito vi proponiamo il suo contributo:
"Un servizio pubblico forte, indipendente e capace di rappresentare tutta la nostra società e di valorizzare tutte le sue componenti, compresa la Svizzera Italiana, è un elemento importante e fondamentale per la coesione nazionale e per la nostra democrazia. Questa la motivazione per entrare a far parte di una società regionale quale la CORSI, che si impegna a vigilare sulla qualità delle offerte radiotelevisive della RSI.
Un servizio pubblico che non è dato solo dalle emissioni, dai programmi e dalle offerte web che quotidianamente possiamo seguire sulla nostra Radiotelevisione e sui quali possiamo dare la nostra opinione, ma anche dal contributo alla crescita culturale del Paese attraverso importanti collaborazioni e relazioni con il territorio.
Assicurare il servizio pubblico audiovisivo, garantendone l'indipendenza e uno sviluppo orientato al radicamento nella società è una missione ambiziosa che richiede il contributo di tutte e tutti. Per questa ragione è importante partecipare attivamente alla CORSI e dare il nostro contributo.
In questo momento di emergenza sanitaria così particolare, difficile e destabilizzante per tutte e tutti noi abbiamo sentito ancora di più la necessità di poter accedere a delle informazioni affidabili e verificate, al racconto di cosa succedesse nella nostra regione, in Svizzera e nel resto del mondo. Abbiamo dunque ancor più apprezzato il valore di un’informazione equilibrata e di un servizio di qualità in grado di rappresentare anche un sentimento collettivo. Ci è però mancata una prospettiva di genere nella narrazione del reale anche attraverso la presenza - specie in video - delle donne. Dobbiamo lavorare celermente e vigilare, anche in seno alla CORSI, affinché il mondo raccontato e presentato nei media pubblici sia capace di valorizzare tutte le competenze e le realtà della nostra società. Così come dovremo, forti di questa esperienza, continuare a garantire anche in futuro un servizio pubblico audiovisivo forte e di qualità."