Lunedì 14 ottobre 2024 alle ore 16:00 nella sala comunale di Lodano (Maggia) abbiamo organizzato, in collaborazione con l’Associazione Ticinese Terza Età (Sezione Locarnese e Valli), un incontro aperto al pubblico dove grazie ai contenuti audiovisivi degli Archivi RSI sono state presentate le tradizioni, gli usi e i costumi delle nostre Valli, con particolare attenzione alla Vallemaggia, e di come si adopera il servizio pubblico per valorizzarli e tramandarli nel tempo. All’evento hanno partecipato oltre 70 anziani della regione.
In relazione all’evento abbiamo intervistato Fabio Lafranchi, Membro di Direzione e Responsabile Area Vallemaggia dell’Organizzazione turistica Lago Maggiore e Valli e promotore del Vallemaggia Magic Blues.
Caro Fabio, innanzitutto, ci spieghi quale è il tuo legame con la Vallemaggia?
Valmaggese puro sangue innamorato della Vallemaggia! Nato e cresciuto a Maggia. Dal 1998 al 2014 lavoro in valle a Maggia quale direttore dell’allora ente turistico (Vallemaggia Turismo). Dal 2015, dopo la fusione per l’Organizzazione turistica Lago Maggiore e Valli (OTLMV), con uffici dal 2018 ad Avegno. Ho viaggiato molto nel mondo sia per imparare le lingue (1986 Germania, 1989 Inghilterra) sia per lavoro (AGIE dal 1985 al 1998) in particolare paesi dell’Est e per vacanza in particolare tutta l’Europa, Sud est asiatico, India, USA e Caraibi. Questo mi ha permesso di capire meglio la fortuna di essere nato in posto stupendo come la Vallemaggia; infatti, non ho mai trovato un posto al mondo che mi abbia stuzzicato l’idea di “mollo tutto e vengo qui”!
Da quanti anni ricopri il tuo ruolo e cosa significa per te essere a capo dell’area Vallemaggia dell’Organizzazione volta a valorizzare il territorio della tua terra nativa?
Come dicevo sopra dal 1998, prima quale direttore dell’allora ente turistico della Vallemaggia (Vallemaggia Turismo) ed inseguito dal 2015, dopo la fusione con l’OTLMV, quale responsabile dell’area Vallemaggia. Diciamo che negli ultimi anni il mio lavoro è cambiato moltissimo. Fino al 2014 come direttore di Vallemaggia Turismo mi occupavo di tutto quanto era di competenza di un ente turistico ed eravamo coinvolti su tutti fronti legati al turismo in Valle. Dopo il 2015, dopo una prima fase di assestamento della nuova organizzazione, il lavoro è cambiato completamente. Da un lato la nuova grande OTR con i suoi vari dipartimenti si occupano di tutti le tematiche legate al turismo e dall’altro con l’introduzione degli Enti di Sviluppo regionale (ERS) e con essi le varie antenne locali (Antenna Vallemaggia) il braccio “tecnico-esecutivo” dell’Associazione dei Comuni della Valle (ASCOVAM) il coinvolgimento dell’ente turistico o della OTR è andato diminuendo ed oggi solo minimamente sono ancora coinvolti direttamente nei processi di sviluppo e valorizzazione territoriale.
Quanto è importante secondo te la presenza della RSI sul territorio, in particolare per la valorizzazione delle nostre Valli?
Sicuramente importate. Innanzitutto, è una finestra privilegiata per mettere in mostra tutto quanto avviene in Valle non solo in ambito turistico ma a 360 gradi dando importanza a progetti, attività, manifestazioni ecc. che avvengono in Valle ed inoltre portando a conoscenza di tutti i problemi legati ad una zona periferica.
Gli Archivi della RSI rappresentano un patrimonio grazie ai quali è possibile tramandare tradizioni, usi e costumi nel tempo: quanto è importante secondo te lasciare traccia alle generazioni future e tramandare queste tradizioni?
Importantissimo! tramandare tradizioni, usi e costumi nel tempo serve a mai dimenticare da dove veniamo. A livello turistico non bisogna mai dimenticare come storia, cultura e tradizioni son una componente fondamentale dell’attrattiva di luogo rispetto ad un altro!
Non possiamo non parlarne: nella notte tra il 29 ed il 30 giugno 2024 l’alta Vallemaggia è stata colpita da un’alluvione senza precedenti, che difficilmente dimenticheremo, ma che ancor più difficilmente dimenticherà la popolazione del luogo. In questo contesto, come giudichi la presenza del servizio pubblico radiotelevisivo della RSI in questa situazione di emergenza?
I questi terribili momenti dove la ricerca d’informazioni è vitale è sicuramente importante avere un partner fidato, professionale, all’altezza del problema, sempre sul pezzo e corretto e affidabile nella divulgazione delle informazioni.
Quali sono le sfide per il futuro per il Turismo in Vallemaggia?
Le sfide per il futuro del Turismo in Vallemaggia sono diverse. In primis mantenere intatti gli elementi di base dell’offerta attuale quali natura, cultura, storia, sentieri, fiume, svago, attività outdoor, gastronomia. La salvaguardia del territorio è molto importante, poter presentare un territorio intatto, di valore, ricco e attrattivo è una grande “a tout”. Inoltre in questi anni si è arricchita di nuove proposte per citarne alcune la pista ciclabile, i Sentieri di Pietra, le palestre di climbing e la Via Alta della Vallemaggia.
Un’altra sfida è rimanere al passo con i tempi in particolare oggi giorno con l’avvento del digitale. Oggi il turista è molto preparato e sa esattamente quello che vuole e la vacanza deve essere un’emozione. Il digitale è per la nostra regione sicuramente una grande occasione da sfruttare pienamente. Infatti, oggi sempre più persone sono alla ricerca di questi luoghi discosti dai grandi centri, immersi nella natura, dove scoprire storia e cultura, apprezzare l’originalità delle offerte locali, distanti dal turismo di massa a garanzia di un’esperienza emozionale. L’emozione è imprescindibile dà poi condividere sui social con tutti. Da ultimo da non dimenticare l’evoluzione delle condizioni meteo.
Veronica Delsindaco, Segretariato SSR.CORSI