Il lockdown ha sconvolto il mondo dello sport e quello delle trasmissioni dedicate. Con quali risultati? Ve lo abbiamo chiesto nelle scorse settimane tramite un sondaggio.
A questo sondaggio hanno partecipato 60 persone.
Durante l’emergenza sanitaria, vista l’assenza di eventi e manifestazioni sportive, la RSI ha mandato in onda molte repliche. Alla domanda “Secondo voi la messa in onda dei grandi eventi era l’unica possibilità oppure si poteva proporre qualcos’altro?”, il 58% dei votanti ha risposto che non si poteva fare altrimenti, il 17% ha affermato che si poteva fare di più, mentre il 15% non segue lo sport alla RSI. Il 10% non ha risposto.
La maggioranza dei partecipanti (37%) vorrebbe che la RSI desse più visibilità agli sportivi ticinesi e ai giovani in particolare. Per il 30% lo spazio dato è sufficiente, mentre per il 25% gli sportivi in generale sono sufficientemente considerati, ma non così i giovani e le discipline “minori”. L’8% ha votato “Non saprei”.
In generale lo spazio riservato allo sport nei palinsesti RSI è giudicato adeguato: il 47% dei partecipanti afferma che i programmi sono sufficienti, per il 32% sono addirittura troppi. Per il 12% sono sufficienti, ma la RSI dovrebbe coinvolgere maggiormente gli sportivi anche in altre trasmissioni. Il 10% dei partecipanti ritiene invece che servirebbero più trasmissioni di approfondimento.
La maggior parte dei partecipanti (44%) non vede la necessità di dedicare più spazio agli eventi sportivi delle leghe inferiori e/o allo sport amatoriale della Svizzera italiana (maratone, leghe di calcio, tornei di tennis principali, freeride,…). Ma sono comunque numerosi (39%) quelli che invece vorrebbero una maggiore attenzione per queste discipline.. Il 18% ha risposto “Non saprei”.
Alla domanda “Vorreste essere informati maggiormente anche su sport più popolari in altri paesi (es.rugby, basket, cricket, ecc.)?”, la maggior parte dei partecipanti (55%) ha votato di no, il 37% sì e l’8% si è astenuto.