Come funzionano i reclami al mediatore radiotelevisivo? Per capirlo vi raccontiamo alcuni casi concreti. Il primo riguarda Locarno, un servizio RSI sulla mobilità nel centro cittadino e le sezioni di due partiti politici.
Reclamo contro un servizio del Quotidiano del 16 novembre 2018.
IL CASO
Durante l’edizione del Quotidiano del 16 novembre 2018 è stato trasmesso un servizio dal titolo "L'autosilo e le auto in centro", dedicato alla mobilità in centro a Locarno. Era incentrato sul progetto di un nuovo autosilo presentato dal Comune e sul lancio di una petizione avvenuta qualche giorno prima per limitare il traffico nel centro storico.
LE CRITICHE
Le sezioni cittadine di due partiti hanno presentato reclamo al mediatore, avvocato Francesco Galli, poiché ritenevano che il servizio avesse violato i principi fissati nella legge federale sulla radiotelevisione. Infatti, chiunque può presentare entro venti giorni un reclamo contro una trasmissione andata in onda o contro il contenuto multimediale della SSR se ritiene che siano violati i principi cardine fissati dalla legge: rispetto dei diritti fondamentali, presentazione corretta di fatti e avvenimenti (principio dell’oggettività), rappresentazione della pluralità degli avvenimenti e delle opinioni (principio di pluralità), protezione della gioventù.
I reclamanti rimproveravano alla giornalista di aver lasciato intendere che tutti o la grande maggioranza dei commercianti fossero contrari alla pedonalizzazione del nucleo di Locarno. Inoltre, secondo il reclamo, il servizio sarebbe stato parziale perché a fronte delle affermazioni di un promotore della petizione sarebbero state presentate le reazioni di tre commercianti contrari al progetto e del vicesindaco di Locarno, scettico. Secondo il reclamo, sarebbe stato opportuno sentire le opinioni anche di altri frequentatori del centro storico, residenti o turisti, oppure di commercianti favorevoli.
LA POSIZIONE DELLA RSI
Il reclamo è stato trasmesso alla RSI per una presa di posizione. La RSI ha ritenuto il reclamo ingiustificato, anche se ha riconosciuto che la frase usata dalla giornalista avrebbe potuto lasciare intendere che i commercianti di Locarno fossero tutti contrari alla pedonalizzazione del centro storico.
IL RAPPORTO DEL MEDIATORE
Nel suo rapporto conclusivo, il mediatore ha constatato che nel corso del servizio si è affermato in maniera perentoria che la proposta di togliere il traffico dal centro storico è "poco conciliabile anche con i commercianti". Questa formulazione è ambigua, ma nel contesto del servizio non sembra configurare una violazione dei requisiti minimi di legge. I tre intervistati non hanno dato l'impressione di rappresentare la totalità dei commercianti di Locarno, poiché era evidente che si esprimevano a titolo personale e non come portavoce della categoria. Inoltre, nella seconda parte del servizio il rappresentante dei promotori della petizione ha potuto rispondere puntualmente alle obiezioni precise sollevate dai commercianti.
Pur riconoscendo l’inadeguatezza della formulazione utilizzata dalla giornalista, nel complesso il servizio è stato ritenuto equilibrato, poiché ha messo in evidenza argomenti sia favorevoli sia contrari alla proposta di eliminare il traffico motorizzato dal centro storico, permettendo ai diretti interessati di rispondere immediatamente alle critiche formulate. Gli ascoltatori si sono potuti così formare una propria opinione in materia.
IN CONCLUSIONE
Una mancanza che dà adito a giustificate critiche dal punto di vista qualitativo non è sempre sufficiente per costituire una violazione della legge.