“Via Canevascini” è stato il magazine dell’estate di Rete Uno RSI aperto all’attualità, al costume, alle curiosità, al tema ecologico del momento, alla scienza e alla dimensione internazionale. Tutto questo grazie alle due corrispondenze settimanali che in questa edizione sono arrivate dalla Germania e dall'America latina. Il programma è stato anche particolarmente attento all’opinione dei radioascoltatori, con cui ha cercato un contatto costante. Lo avete ascoltato? Come vi è sembrato? Mentre la sua conduttrice Elena Caresani ci spiega lo scopo del programma e come è nato, voi diteci la vostra!
“All’interno del programma abbiamo cercato di alternare la musica e una conversazione con un collega della carta stampata. Si tratta di due ore di radio che possono essere riascoltate a partire da qualsiasi momento perché ogni intervento è abbastanza breve. Lentamente abbiamo anche voluto abituare l’ascoltatore a scrivere lettere alla radio, per dire ciò che stava loro a cuore. Abbiamo appositamente chiamato questo spazio “Speakers’ corner”, con osservazioni lette ed ascoltate prima della votazione del 4 marzo, quando da varie parti si diceva che non diamo spazio a chi vive situazioni di disagio o che l’ascoltatore non può esprimersi direttamente su argomenti a sua scelta. Tuttavia, a dire il vero, pur essendoci lo spazio, non sono stati in molti a far sentire la propria voce. La speranza è che sempre più persone colgano l’opportunità per farlo, se riproporremo questo modello.”
Qual era lo scopo del programma?
“Volevamo far conoscere meglio le firme della carta stampata, perciò l’ospite della mattinata era presente per commentare fatti e notizie e per raccontare i suoi interessi e le sue passioni; ma anche per intervenire sui temi delle corrispondenze ed eventualmente su servizi d’attualità, oltre che per offrire una rassegna stampa personalizzata con notizie locali, nazionali e internazionali. La presenza di un responsabile ha permesso ogni volta di parlare di una testata diversa e di capirne meglio fini e linee editoriali.”
Il mondo giornalistico della Svizzera italiana offre davvero così tanto materiale su cui riflettere?
“In questa prima fase abbiamo volutamente scelto di non invitare testate politiche e organi di partito; le 11 settimane del palinsesto estivo di Rete Uno RSI non potevano bastare per accogliere tutti. Dunque si può ben dire che il panorama della stampa della Svizzera italiana è ricco di proposte: nonostante i quotidiani siano rimasti solo due, esiste una grande offerta di settimanali e periodici più o meno regionali che rendono onore ad ambiti d’interesse molto diversi. E a tutto ciò si sommano i portali di news online.”
Per scriverci: info@corsi-rsi.ch
Intervista di Laura Quadri.
Link al sito: https://www.rsi.ch/rete-uno/programmi/intrattenimento/via-canevascini/