I libri raccontati con parole e punto di vista dei giovani: è Camera d’eco, la nuova trasmissione che da settembre amplia lo spazio dedicato ai libri del sabato pomeriggio su Rete Due. Insieme a Le città invisibili (vedi suggeriti), accompagna e completa la storica trasmissione Alice. Ce ne parla Massimo Zenari, coautore del programma.
Che cos’è Camera d’eco?
“Si potrebbe rispondere con il suo sottotitolo: “Camera d’eco” è la voce degli studenti appassionati di libri. È uno spazio in cui studenti della Svizzera (per ora universitari e non soltanto di Lettere - ma l’intenzione è di estendere l’invito, in futuro, anche a maturandi) offrono a chi li ascolta il loro vissuto di giovani lettori e la loro visione dell’universo letterario attraverso brevi recensioni. Senza restrizioni e senza condizionamenti da parte della redazione responsabile. Vogliamo infatti che “passi” al pubblico tutta la freschezza della loro età, che già trapela dalle scelte delle prime letture proposte. Nel primo mese di programmazione, per esempio, si è passati liberamente da Murakami Haruki a Italo Calvino, da Stephen King a Anna Politkovskaja. E sicuramente non mancheranno le sorprese. Riguardo, invece, l’ascolto, “Camera d’eco” si propone in una doppia veste: radiofonica e digitale. Alla radio, “Camera d’eco” viene trasmessa da Rete Due ogni sabato alle 15.45, subito dopo il settimanale di libri “Alice”. Si presenta come una rubrica di un quarto d’ora con due recensioni a puntata, sempre accompagnate da brevi ascolti musicali. Sul web, le recensioni sono proposte senza musica e singolarmente, e come tali riascoltabili e scaricabili dal sito rsi.ch/cameradeco. Il progetto è partito il 3 settembre e terminerà il 17 dicembre. Dovrebbe proseguire l’anno prossimo”.
Come è nata l’idea della trasmissione?
“Camera d’eco” è nata per esigenze di programmazione radiofonica e si è subito trasformata in un’opportunità. Fin dai lavori preparatorii, il nuovo palinsesto di Rete Due (quello partito il 29 agosto scorso) prevedeva l’estensione della durata di “Alice” da una a due ore. Per ragioni sia editoriali sia tecniche, portare il nostro settimanale di libri a due ore è presto sembrato impraticabile. Ma rimaneva da riempire un’ora di programmazione supplementare da dedicare alla letteratura. Un’occasione. E così, tra le idee sorte, si sono imposte da una parte quella di dedicare dello spazio, del tutto nuovo, ai lettori più giovani, poi tradottosi in “Camera d’eco”; dall’altra il progetto “Le città invisibili”, ideato dal responsabile del Settore cultura Vanni Bianconi e curato redazionalmente da Daniel Bilenko. Un viaggio sonoro della durata di mezz’ora che va in onda alle 16, subito dopo “Camera d’eco”. In questo modo, la programmazione del sabato pomeriggio di Rete Due dedicata ai libri e alla letteratura è ora composta da “Alice”, “Camera d’eco” e “Le città invisibili”, per due ore di ascolto che prendono il via alle 14.30.
Come funziona la collaborazione con gli studenti (come vengono selezionati? Portano loro le proposte di recensione?
“La ricerca degli studenti di “Camera d’eco” è partita dai nostri contatti con le varie università svizzere, in particolare con le cattedre di Letteratura italiana, a iniziare dall’Istituto di Studi Italiani dell’USI, con cui Rete Due ha una lunga storia di collaborazione (si pensi, da ultimo, agli incontri pubblici “Archivi del Novecento”). Ma si sta rivelando proficuo il passaparola tra i ragazzi, che stanno partecipando con grande entusiasmo. Un entusiasmo che si rinnova anche nella libertà di scelta dei libri da suggerire al pubblico. Come già dicevo prima, i ragazzi possono proporre la lettura di ciò che desiderano, senza limitazioni. Naturalmente vanno seguiti, perché mancano di esperienza radiofonica, ma possiamo contare sulla guida di Paolo Cortinovis, per tanti anni caporedattore di Baobab di Rete Tre, ora passato al Settore digitale del Dipartimento Cultura e società, e quindi caporedattore di “Camera d’eco”.
La trasmissione è realizzata in collaborazione con RSI edu, il portale RSI. Come funziona questa collaborazione, che è una prima per Rete Due?
“RSI EDU è uno spazio digitale dedicato ai giovani fondato appena un anno fa, con un dichiarato intento educativo. È uno spazio che va a colmare una lacuna e che testimonia la volontà dell’azienda di rafforzare l’offerta in un settore sensibile. Ai giovani RSI EDU propone una relazione di tipo partecipativo con la realtà, con un occhio di riguardo al rapporto con le famiglie e le scuole. È per questo che la collaborazione di Rete Due con RSI EDU per “Camera d’eco” è una sfida importante: perché apre Rete Due ai giovani e perché i giovani, tramite RSI EDU, posso ampliare i propri orizzonti culturali, con la dimostrazione sul campo che la cultura “da Rete Due” è molto più vicina a loro di quanto avrebbero mai immaginato, con sorprendenti punti di contatto e di risonanza. Una collaborazione che, se vogliamo, è un’espressione virtuosa di servizio pubblico. Sul piano pratico, poi, le registrazioni di “Camera d’eco” avvengono negli studi di RSI EDU, a Lugano-Besso, sotto la supervisione di colleghi preparatissimi in campo audiovisivi, e con l’aiuto di mezzi tecnici di prim’ordine che l’azienda mette a disposizione. Il risultato finale del lavoro si traduce nelle recensioni che possiamo ascoltare a Rete Due e scaricare dal sito rsi.ch/cameradeco. La rubrica ha appena un mese di vita ed è ancora troppo presto per capire quali sbocchi potranno trovare, per esempio, nelle scuole. Ma i presupposti affinché i docenti ne facciano uso a fini didattici ci sono tutti. Siamo fiduciosi”.
Oltre all’aggiunta di Camera d’eco, anche la durata di Alice è stata ampliata. Quali i nuovi contenuti?
“Con il nuovo palinsesto di Rete Due la durata di “Alice” è stata portata a un’ora e dieci, ovvero un quarto d’ora in più rispetto al recente passato. Non è poco per un’emissione radiofonica. Siccome il nostro pubblico si è affezionato al “format” della trasmissione, abbiamo deciso non solo di non stravolgerlo, ma di mantenerlo tale e quale. Dando, però, maggiore respiro alle interviste e tra le interviste, con ascolti musicali più lunghi e più mirati. Perciò, le interviste-incontri di “Alice” sono rimaste tre (con rare eccezioni), e sul piano dei contenuti ci siamo aperti alla saggistica, accogliendo, in parte, i temi proposti da Geronimo storia e da Geronimo filosofia, che da settembre hanno chiuso il loro cammino. È anche per questo che una volta al mese “Alice” ospiterà un lungo contributo della collega Letizia Bolzani, che per anni si è occupata di filosofia e di letteratura per l’infanzia. Insomma, lavoriamo sempre (la produttrice Moira Bubola, Natascha Fioretti, il nuovo entrato Michele Serra e io) nel rispetto del pubblico, con l’ambizione di migliorare sempre di più la qualità di quella che, dal 2020, è l’unica trasmissione di libri e letteratura della RSI”.
Giorgia Reclari Giampà, Segretariato CORSI