Informazione: prima i fatti, poi le opinioni argomentate
“Il ruolo della proprietà nei media e come gli interessi economici prevalgono o manipolano l’informazione, è un tema essenziale per la democrazia, al quale voi giornalisti, per primi, dovreste dedicare più attenzione”. È un’affermazione del protagonista di «Truth. Il prezzo della verità», riportata da Federico Rampini ne «Il tradimento. Le menzogne delle élite».
Il problema degli assetti proprietari nel mondo dell’informazione è oggi più acuto che mai e decisivo per la democrazia. Travolto dalle informazioni, sovente contraddittorie, il cittadino fatica sempre più a distinguere i fatti dalle opinioni, le notizie attendibili dalle fake news, talvolta sfornate con il deliberato intento di disinformare.
Per questo nella scuola e nella società sono necessarie iniziative per educare alla fruizione dell’informazione in modo consapevole e critico.
La CORSI e La gioventù dibatte su versanti diversi, ma complementari, lavorano con questa finalità e quindi è del tutto naturale il loro rinnovato accordo di collaborazione.
Nell’anno scolastico 2019-2020 la CORSI ha sostenuto i concorsi cantonali di dibattito nei quali sono stati affrontati temi legati al servizio pubblico e più precisamente:
Si dovrebbe abolire il canone Radio-Tv? (Scuole medie) e Si dovrebbe ridurre l’offerta radio-tv in lingua italiana a un canale televisivo e a 2 canali radio? (Scuole medie superiori).
Nel 2020-2021 la collaborazione con la CORSI si amplierà. Oltre ai concorsi, in programma a Bellinzona i prossimi 29 marzo (scuole medie superiori) e il 19 aprile (scuole medie), saranno proposte conferenze, dibattiti intergenerazionali e discussioni su tematiche diverse, con i giovani nella veste di protagonisti e non di semplici fruitori.
Lo stato di salute della democrazia svizzera
Il primo appuntamento è stato la conferenza sul tema “Lo stato di salute della democrazia svizzera” svoltasi il 17 settembre all’Auditorium di Banca Stato a Bellinzona, con Oscar Mazzoleni, professore titolare di scienza politica, direttore dell’Osservatorio della vita politica regionale dell’università di Losanna (Ovpr) e membro del Consiglio regionale della CORSI e Andrea Pilotti, responsabile di ricerca all’Istituto di studi politici (IEP) dell’Università di Losanna e collaboratore dell’Ovpr.
I due conferenzieri hanno messo in luce, con dati statistici ufficiali, riflessioni e analisi comparative, la qualità della democrazia svizzera, nel contesto di una profonda crisi contraddistinta da populismi, sovranismi, assenteismo e sfiducia nelle istituzioni.
In particolare, anche grazie agli stimoli del pubblico, il dibattito si è focalizzato sull’informazione e sul ruolo del servizio pubblico, che riveste un ruolo centrale per la qualità della democrazia. Un cittadino disinformato non può prendere decisioni consapevoli e ponderate nell’interesse della collettività.
Il politologo Oscar Mazzoleni ha rilevato che “dal punto di vista della formazione dell’opinione pubblica, i social media stanno cambiando radicalmente la democrazia. Il rapporto tra cittadino, istituzioni e attori politici sta mutando profondamente soprattutto fra le nuove generazioni”. Da qui la necessità di avere un’informazione di qualità, che il servizio pubblico deve poter continuare a fornire nel modo più oggettivo possibile.
A questo proposito va ricordato che 200 giovani ticinesi, che tramite la CORSI e grazie alla collaborazione de La Gioventù dibatte hanno partecipato a un sondaggio nazionale promosso nell’ambito del progetto SSR “Public Value” sul valore del servizio pubblico dei media, hanno espresso un chiaro gradimento per l’informazione politica che ricevono dalla radio-televisione svizzera di servizio pubblico (RSI).
Qui si possono rivedere i momenti salienti della conferenza del 17 settembre, sostenuta dalla CORSI.
La democrazia del sorteggio e il progetto Demoscan
La conferenza si inserisce nel ciclo di serate sul tema “La democrazia in Svizzera”. Il prossimo appuntamento, sempre presso l’Auditorium di Banca Stato a Bellinzona, è in programma venerdì 23 ottobre, alle 18.00 (iscrizione obbligatoria a info@gioventudibatte.ch)
Nenad Stojanovic, professore al Dipartimento di scienze politiche e relazioni internazionali all’Università di Ginevra, rifletterà sul tema della democrazia del sorteggio, come pure l’interessante progetto Demoscan e le principali esperienze per rilanciare la partecipazione dei cittadini alla vita democratica.
di Chino Sonzogni, responsabile La Gioventù dibatte per la Svizzera italiana