
A seguito della vittoria di Nemo dell’11 maggio 2024, abbiamo appreso abbastanza rapidamente la notizia che la SSR avrebbe avuto il grande onore di ospitare la finale dell’Eurovision Song Contest: una grandissima occasione per il servizio pubblico, ma anche per le società regionali della SSR. Per questo motivo, con un’idea partita proprio dalla SSR.CORSI, è nato il progetto dello showcase itinerante SRG SSR On the Road to Basel: la Svizzera unita nella musica. Scopo di questo tour di avvicinamento alla finale dell’Eurovision Song Festival è quello non solo di promuovere la kermesse, ma soprattutto di promuovere la musica svizzera e la coesione nazionale, riprendendo il motto “uniti dalla musica”, scelto dalla SRG SSR per presentare la 69a edizione dell’Eurovision Song Contest in tutto il mondo.
L’inizio di questo tour ha preso il via nella Svizzera italiana, a Lugano, presso lo Studio Foce, per un motivo ben preciso: fu proprio a Lugano, nel 1956, presso l’ex Teatro Kursaal, che si tenne infatti la prima edizione dell’Eurovision Song Contest, alla quale parteciparono solo 7 paesi e che vide la vittoria della cantante svizzera Lys Assia.
La serata, organizzata come uno showcase, è stata condotta da Ellis Cavallini e Fabrizio Casati, due voci celebri della RSI, soprattutto per gli appassionati della kermesse musicale più seguita a livello mondiale. Davanti a un folto pubblico di quasi trecento partecipanti, i due conduttori sono riusciti da un lato a raccontare cosa è stato l’Eurovision Song Contest in questi anni per la Svizzera e per il servizio pubblico e d’altro canto a dare voce a giovani talenti provenienti dalle diverse aree linguistiche della Svizzera.
La storia dell’Eurovision Song Contest da una prospettiva svizzera
Sono due le edizioni della kermesse che più di altre sono rimaste impresse nella memoria collettiva di tutti gli svizzeri: la prima è quella del 1988 tenutasi a Dublino che ha visto il successo di una giovane Céline Dion con la canzone Ne partez pas sans moi e la seconda è quella più recente, del 2024, svoltasi a Malmö, che ha visto la Svizzera imporsi nuovamente con il brano The Code dell’artista biennese Nemo. Ed è proprio dagli estratti video di queste due vittorie che è partito il racconto del rapporto tra la kermesse e il servizio pubblico da parte dei due conduttori della serata, supportato da preziosi documenti, provenienti dagli archivi di SSR, SRF e RSI.
Per il pubblico presente in sala però il ricordo dell’Eurovision Song Contest non è legato solo a queste vittorie, ma anche a due partecipazioni illustri in ottica Svizzera italiana, ovvero quella del duo locarnese Sinplus, formato da Ivan e Gabriel Broggini, che si esibì a Baku nel 2012 con il brano Unbreakable e quella del solista Sebalter che nell’edizione di Copenaghen del 2014 propose il brano Hunter of Stars .
Durante questa serata abbiamo avuto il piacere di avere sul palco, dunque, gli ultimi due rappresentanti della Svizzera italiana all’Eurovision Song Contest, i quali, oltre che a esibirsi sul palco, hanno avuto modo di conversare con i due conduttori e di ripercorrere– anche con l’aiuto dei filmati d’archivio– la loro personalissima esperienza all’Eurovision Song Contest.
Un’occasione anche per i giovani talenti della musica svizzera
La prima tappa di questo tour è stata anche un’opportunità per dare spazio, e soprattutto voce, a giovani talenti musicali, provenienti un po’ da tutta la Svizzera. A rappresentare la parte italofona della Svizzera c’era il duo Looppoli, composto da Valentina Londino e da Mattia Mantello, che ha proposto due medley in relazione all’Eurovision Song Contest, uno incentrato su brani proposti dalla Svizzera e un altro su canzoni proposte dalla vicina Italia. Non sono però nemmeno mancati giovani talenti provenienti da altri angoli del nostro paese: l’artista romanda Giulia Dabalà ha portato in scena due nuove canzoni, in inglese, tipiche del suo repertorio, mentre l’artista romancio Mattiu Defuns ha proposto due brani nella sua lingua madre. Uno era particolarmente legato all’ambiente dell’Eurovision Song Contest, dato che si tratta di una rivisitazione del brano Viver senza tei, che era già stata eseguita durante la kermesse del 1989 dal gruppo Furbaz, dove a suo tempo militava il padre di Mattiu, Gion Defuns. L’esibizione di Mattiu Defuns è stata quindi nuovamente un’occasione per mostrare al pubblico un altro pezzetto di storia svizzera dell’Eurovision Song Contest, ovvero l’unica partecipazione svizzera alla celebre kermesse con una canzone in romancio.
Il proseguimento del tour in nome della coesione nazionale
La coesione nazionale portata sul palco dai Looppoli, da Giulia Dabalà e da Mattiu Defuns non è però destinata a concludersi con l’esperienza luganese del Foce. In programma infatti sono previste altre tre tappe: il 12 aprile il tour SRG SSR On the Road to Basel si sposterà a Coira, in seguito ad inizio maggio si sposterà a Losanna e terminerà con un’ultima tappa nella Svizzera tedesca, a ridosso della finale dell’Eurovision Song Contest, che si terrà a Basilea presso la St. Jakobshalle sabato 17 maggio.
Vi diamo quindi appuntamento alle prossime tappe e auguriamo un buon divertimento!
a cura di Marco Ambrosino, Segretariato SSR.CORSI
