A due mesi dall’inaugurazione del Totem RSI ad Ascona e a pochi giorni dall’inaugurazione di quello di Losone, il 15 dicembre, abbiamo fatto il punto della situazione sull’iniziativa con Sandro Ugolini – Presidente della Biblioteca popolare di Ascona – e il suo Comitato, che hanno finanziato il prodotto RSI sul territorio di Ascona:
Cosa significa per comuni come Ascona ospitare sul proprio territorio un Totem RSI?
“Una piccola premessa ci sembra doverosa. Contrariamente a quanto è stato scritto il Totem RSI dedicato ad Ascona non è stato sostenuto “anche dalla Biblioteca Popolare di Ascona” , ma addirittura è un prodotto direttamente commissionato alla RSI dalla Biblioteca Popolare, fortemente voluto dalla stessa e che è stato realizzato con un notevole sforzo finanziario suo e di alcuni privati, nonché grazie al contributo di alcuni enti pubblici quali il Patriziato e la Parrocchia di Ascona. Per quanto riguarda il “perché” di un Totem, non c’è da stupirsi se la Biblioteca Popolare di Ascona, entità di carattere privato che gode di un appoggio finanziario del Municipio e di alcune altre istituzioni locali, si sia dotata di un Totem RSI/SUPSI. Da tempo la nostra biblioteca svolge un programma coerente di iniziative, volte alla riscoperta ed alla valorizzazione del passato del borgo. Lo fa attraverso conferenze e incontri che suscitano sempre grande interesse, non solo tra i nostri soci. Inoltre, da anni, stiamo incrementando nella nostra sala di lettura il numero di volumi dedicati ad Ascona e al suo passato. Ed è proprio in questo spazio che abbiamo collocato anche il Totem. Per questa ragione, non appena siamo venuti a conoscenza di questo prodotto RSI/SUPSI, abbiamo intuito che esso avrebbe potuto essere un complemento fondamentale a quanto stavamo già facendo.”
Qual è il valore di un Totem RSI?
“Come abbiamo previsto, il Totem sta affiancando in modo efficace il nostro programma di eventi e contribuisce ad avvicinare il cittadino comune al passato di Ascona, dando senso e valore alla comunità, e preservando nella memoria vicende di vasta portata culturale (pensiamo per esempio alle vicende legate al Monte Verità) ma anche minuscole storie della gente umile. Situato nel cuore del borgo, il nostro è uno spazio d’incontro che vorremmo estendere anche a fruitori che non hanno ancora l’abitudine alla frequentazione di una biblioteca oppure l’hanno persa; approfittando delle sue caratteristiche interattive e in un certo senso ludiche, analoghe a quelle di altri moderni mezzi di comunicazione di massa, pensiamo di risvegliare nei giovani e nei meno giovani, in classi scolastiche guidate dai loro docenti, nelle persone semplicemente curiose e negli studiosi l’interesse per il loro Comune, le sue istituzioni, la sua storia, le sue ricchezze artistiche e culturali.”
C’è un plusvalore turistico?
“Il Totem può di certo attirare l’attenzione del turista, ma non è questa la nostra priorità. L’ospite attento può mostrare interesse per il passato del luogo che ha scelto come meta delle sue vacanze e il Totem è sicuramente un facile strumento d’accesso a un’enorme quantità d’informazioni. Tuttavia, allo stato attuale, essendo tutti i documenti proposti in lingua italiana, l’ostacolo linguistico ne rende difficoltoso l’accesso agli utenti non italofoni. Il prossimo passo sarà quindi di far inserire nel supporto informatico, probabilmente già nel corso del 2019, un certo numero di documenti della SSR in lingua tedesca.”
Intervista di Laura Quadri.