Riportiamo il comunicato stampa inviato dalla SSR a seguito della comunicazione del Consiglio federale sull'iniziativa "200 franchi bastano".
Nella sua seduta dell'8 novembre 2023 il Consiglio federale si è espresso contro l'iniziativa «200 franchi bastano!». Al contempo, ha proposto misure che avrebbero ripercussioni finanziarie sulla SSR. La SSR accoglie con favore la decisione del Consiglio federale di respingere l'iniziativa «200 franchi bastano!», ma prende atto con preoccupazione delle misure proposte. Nel corso della procedura di consultazione, che sarà ora lanciata, la SSR presenterà le conseguenze di queste riduzioni.
Nella sua seduta il Consiglio federale ha deciso di respingere l'iniziativa «200 franchi bastano!», ritenendo che l'iniziativa avrebbe conseguenze di vasta portata sull'offerta giornalistica e sull'ancoraggio regionale della SSR che è organizzata in modo federalista. Al contempo, ha proposto misure con conseguenze importanti sul canone: vorrebbe ridurre gradualmente l'importo versato dalle economie domestiche dagli attuali 335 a 300 franchi all'anno. Ciò comporterebbe una riduzione del gettito derivante dal canone sulle economie domestiche di circa 160 milioni di franchi. Inoltre, il Consiglio federale propone anche di abolire il canone per le imprese per due livelli tariffari aggiuntivi. Il gettito dell'imposta sulle aziende società diminuirebbe di circa 10 milioni di franchi. Complessivamente, quindi, la sua quota parte di entrate derivante dal canone dovrebbe diminuire di circa 170 milioni di franchi.
Le conseguenze della riduzione dei mezzi finanziari
La SSR accoglie con favore la chiara presa di posizione del Consiglio federale contro l'iniziativa, ma è preoccupata dalle misure proposte per le loro conseguenze. Dal 2018 il canone versato dalle economie domestiche è già stato ridotto di quasi il 25%, passando da 451 ai 335 franchi di oggi. Inoltre, l'80% delle imprese è già oggi esentato dal canone. Il Consiglio federale ha introdotto recentemente degli adeguamenti in tal senso.
La riduzione del budget della SSR avrebbe inevitabilmente un impatto negativo sulla programmazione, ad esempio nei settori dell'informazione regionale, delle produzioni sportive, delle coproduzioni di film svizzeri, delle registrazioni musicali, come pure dei grandi eventi popolari. E anche il personale, forzatamente, ne sarebbe toccato.
Le proposte del Consiglio federale saranno ora sottoposte a una consultazione pubblica che durerà fino al 1° febbraio 2024. In questo ambito, la SSR spiegherà le conseguenze delle misure proposte.
Il Consiglio federale intende presentare il messaggio sull'iniziativa «200 franchi bastano!» al Parlamento prima delle vacanze estive del 2024. La nuova concessione della SSR dovrebbe essere elaborata dopo la votazione popolare, prevista dal Consiglio federale nel 2026. Nel 2024, il Consiglio federale intende anche prorogare l'attuale Concessione della SSR fino al 2028.