“MX3”, è un’iniziativa di SSR nata più di 10 anni fa, è una delle piattaforme tramite la quale le radio nazionali fanno scouting, ovvero cercano nuovi talenti. In questo modo la SSR risponde al suo mandato pubblico. È qui infatti che i programmatori musicali vanno a cercare le ultime novità interessanti, instaurando una connessione immediata tra la musica creata e quella messa in onda dalle emittenti. Massimiliano Rossi, programmatore musicale di Rete Tre, ci spiega l’utilità della piattaforma specificamente per la RSI.
Che rapporto c’è tra “MX3” e il mandato pubblico ricevuto dalla SSR?
“È evidente che la creazione del portale era finalizzata a fornire un servizio pubblico. In sostanza abbiamo creato uno strumento che mette in contatto il produttore e il consumatore senza intermediari, quali le etichette discografiche o agenzie di promozione ecc. Senza “MX3” ci sarebbero un sacco di barriere e ostacoli prima ancora di poter ascoltare la musica. Senza contare che esistono servizi a pagamento che fanno proprio quello che fa “MX3”: mettere in contatto gli artisti con i programmatori musicali delle radio. La nostra piattaforma lo fa gratuitamente e in maniera esclusiva per il mercato svizzero.”
Come avviene la ricerca di nuove tracce musicali su “MX3”?
“Personalmente appartengo alla “vecchia scuola”. Amo farmi catturare dalle copertine che vengono caricate insieme ai file audio, mentre delle volte è il titolo della canzone o il nome dell’artista a incuriosirmi. Le caratteristiche che una proposta deve avere sono molteplici, ma orecchiabilità e musicalità sono le principali. C’è poi un fattore di tempo – è radiofonicamente difficile programmare un brano superiore ai 5 minuti – e di linguaggio (la volgarità gratuita non rientra nei parametri che accettiamo).”
“MX3” favorisce davvero la musica o essendo creata dalla SSR ci sono delle band o dei cantanti che non trovano spazio sulla piattaforma per qualche motivo?
“La favorisce davvero. Infatti, non esiste una selezione d’ingresso per “MX3”. Essa è aperta a chiunque abbia creato della musica che vuole condividere. La SSR non controlla né tanto meno filtra l’accesso ad essa: è stata concepita e resterà completamente libera e gratuita, a patto che non si vìolino le leggi sul diritto d’autore. Proprio perché non esistono band scartate da “MX3”, concorsi come PalcoAiGiovani e festival come M4Music utilizzano questa piattaforma per le loro selezioni.”
Nella sua forma, non rischia di essere una piattaforma solo per gli addetti ai lavori?
“No. C’è una sezione dedicata ai commenti che permette a chiunque di lasciare la propria opinione sotto ogni canzone o pagina di un artista, che poi riceve una notifica via email e può così rispondere. Più che una piattaforma per comunicare, “MX3” è un portale che permette di scoprire nuova musica e nuovi artisti per poi reindirizzarti verso i loro canali di comunicazione preferiti.”
È facile promuovere la propria musica a livello ticinese?
“Sì, ma solo se si tratta di musica ticinese prodotta per la stessa Svizzera italiana. Il bacino d’utenza non permette però di essere autoreferenziali e contemporaneamente di essere autosufficienti a livello economico-finanziario. Il musicista della nostra regione deve così sempre guardare al di fuori per poter fare un salto di qualità e diventare un professionista a tutti gli effetti.”
Qual è la regione linguistica della Svizzera più “produttiva” e interessante a livello musicale?
“Dipende dai generi. La Svizzera romanda è molto produttiva per quanto riguarda tutte le sonorità reggae/ska e per la musica black in particolare, la Svizzera tedesca per contro è più interessante per il suo rock, la musica elettronica e il pop “da classifica”. Il Ticino, invece, nel corso degli ultimi anni (e grazie agli sforzi di alcuni particolari attori) è diventato molto attrattivo per l’universo musicale alternativo. Questo non vuol dire però che non esistano realtà black in Svizzera tedesca o band rock promettenti in quella romanda.”
Conosce la CORSI? Se il suo Consiglio del Pubblico, dovesse rivolgere qualche osservazione al settore musicale di cui tu ti occupi, quale pensi potrebbe essere?
“Conosco la CORSI e se dovessi pensare ad un’osservazione potrebbe essere quella di provare ancor di più a rivolgerci alle generazioni più giovani, cercando di andare ulteriormente incontro alle loro esigenze musicali, indicando alla RSI spazi e fasce orarie più adeguate.”
Intervista di Laura Quadri.