di Natascha Fioretti
Universalità, qualità, indipendenza, fiducia, credibilità, creatività, sono le parole chiave che secondo i tre prestigiosi ospiti della conferenza tenutasi all'USI - David Jordan, direttore delle politiche editoriali della BBC, Ingrid Deltenre, direttrice della European Broadcasting Union, e il nuovo professore ordinario di media management dell'USI Matthew Hibberd - caratterizzeranno e continueranno a rendere indispensabile il servizio pubblico radiotelevisivo in Europa. Nessuna sorpresa dunque, per chi semmai ne attendesse qualcuna, da una conferenza che si è svolta secondo ritmi e dinamiche tipicamente accademiche, tralasciando il confronto diretto tra i vari attori. Forse, un dibattito più giornalistico avrebbe permesso di addentrarsi maggiormente nelle questioni calde e spinose che interessano il settore andando al di là della semplice constatazione che il servizio pubblico sia ancora e sempre indispensabile e, in particolare, avrebbe consentito di confrontare in modo critico e costruttivo tipologie di servizi pubblici e di culture giornalistiche diverse.
Ciò detto, argomenti e sostanza sui quali meditare non sono mancati a partire dall'intervento di David Jordan che è parso un lord del servizio pubblico di altri tempi, in particolare quando ha ricordato che il mandato della BBC continua ad essere lo stesso deciso nel 1922, anno della sua fondazione, ovvero quello di produrre contenuti imparziali, di elevata qualità e originali, con lo scopo di informare, intrattenere ed educare il pubblico.