Prosegue la rubrica della CORSI che mira a dare voce ai giovani. Il primo intervento di quest’anno è quello di Nadja Bruno, nata e cresciuta a Gerra Piano. Nadja ha svolto i suoi studi di Bachelor in Letteratura e filologia italiane e storia dell’arte a Friburgo e ora studia arti visive a Bologna.
Rubrica a cura di Daniela Beretta
Trovo che l’informazione sia fondamentale; essere costantemente aggiornati su quanto accade intorno a noi e nel resto del mondo è importante per comprendere meglio il contesto in cui viviamo e per poter sviluppare un proprio pensiero, talvolta anche critico (anche se ogni tanto fa bene alla salute mentale discostarsi per un po’ di tempo dalle notizie, che spesso sono poco confortanti). Da due anni vivo a Bologna, dunque per una questione – anche – di geolocalizzazione, mi giungono prima di tutto le notizie dei giornali italiani, ma certamente anche perché il mio interesse momentaneo è rivolto principalmente al territorio in cui vivo attualmente. Quando vivevo a Friburgo mi informavo tramite le principali testate giornalistiche ticinesi, consultando solitamente gli articoli online, reperibili soprattutto sui social.
Da quando vivo a Bologna, però, la situazione è leggermente cambiata. Mentre mi trovavo in Svizzera, avevo molte più occasioni di conversare con altre persone del luogo e di discutere riguardo a quello che accadeva sul territorio elvetico. Dunque, spesso capitava che parlando con qualcuno scoprivo qualcosa di nuovo, e per approfondire leggevo gli articoli che trovavo online. Credo sia qualcosa che fanno un po’ tutti. Mentre ora, accade sostanzialmente la stessa cosa ma sul suolo italiano: avendo cambiato quasi completamente contesto, mi ritrovo più facilmente a parlare di questioni che riguardano principalmente l’Italia. Anche se l’interesse per il mio paese natale non si è certo spento, anzi. Infatti, seguo sui social le varie pagine dei giornali ticinesi, mi piace leggere gli articoli, ma mi interessa anche leggere i commenti. A volte mi capita di venire a conoscenza di notizie inerenti al suolo svizzero grazie alle testate italiane. Dopodiché, se l’argomento mi interessa, faccio un confronto con quello che scrivono le testate ticinesi, principalmente il Corriere del Ticino, Ticinonline e la RSI.
In questo periodo in particolare, informarsi correttamente è sempre più difficile. Da due anni a questa parte si è creata una spiacevole dicotomia tra narrazione dominante e informazione libera, che c’è sempre stata ma sta diventando sempre più complicata. L’informazione, specialmente su internet, è vastissima, e da questo punto di vista è ottimo per poter ampliare sempre di più il proprio ventaglio di conoscenza. Ma d’altro canto, questa strana overdose di notizie – spesso contrastanti – crea anche molta confusione. Penso che i giornali abbiano un ruolo fondamentale all’interno della società, perché veicolano informazioni, diffondono notizie, rendono facilmente accessibili le vicende del mondo, raccontano storie. Ma il problema sono i filtri che vengono posti, non tutto viene raccontato e a volte accade che la realtà viene distorta. I giornalisti hanno sempre un punto di vista oppure viene loro imposto; quindi, non c’è una vera e propria libertà di stampa e i lettori sono spesso insoddisfatti o confusi. Può dunque capitare che anziché fare chiarezza e informare correttamente si ottenga l’effetto contrario. È fondamentale anche educare il lettore ad una corretta lettura degli articoli, in modo che possa sviluppare un proprio pensiero critico, essere curioso, e approfondire. Da questo punto di vista, la filologia gioca un ruolo importantissimo: bisogna sempre indagare, e accertare le proprie fonti! Per esempio, se un giornale pubblica un’informazione inerente alla Confederazione, per prima cosa si può fare un confronto tra quello che scrivono le diverse testate, ma poi è fortemente consigliato andare direttamente sul sito admin.ch della Confederazione per risalire alle fonti e leggere le notizie ufficiali.
Le testate giornalistiche sono dunque fondamentali per l’accessibilità alle informazioni in questa società, ma per non confondersi, non fraintendere e non farsi manipolare, è compito anche del lettore eseguire una corretta e approfondita ricerca delle fonti. Ma partire dalle notizie pubblicate dai giornali, è senza dubbio un ottimo inizio!