Quali sono le motivazioni che vi hanno portato a scegliere Mario Timbal per la carica di direttore RSI?
“Timbal ha convinto il Comitato CORSI per la sua capacità di affrontare i problemi in modo concreto mantenendo una visione ampia e generale e per la volontà di portare avanti una linea di gestione inclusiva. Ha inoltre favorevolmente colpito il fatto che sappia coniugare una forte cultura del servizio pubblico con un’esperienza fuori dalla SSR. È portatore di uno sguardo esterno sulla RSI e questo gioca a suo favore”.
Quali aspetti del suo percorso professionale hanno influito sulla scelta e perché?
“Grazie alle sue esperienze professionali precedenti, Timbal ha avuto a che fare con i media e la comunicazione, anche nelle forme più avanzate. Ha lavorato e lavora come manager culturale e riteniamo che abbia la sensibilità necessaria per dirigere la principale industria culturale della Svizzera italiana, nonché le necessarie competenze manageriali per promuovere il cambiamento. Ci ha colpito la sua flessibilità e la capacità di gestire un progetto culturale complesso come il centro LUMA ad Arles”.
Che cosa ci si aspetta da lui in particolare?
“Ci si aspetta che sappia guidare la RSI tenendola ancorata ai valori del servizio pubblico, in un momento come questo di grande cambiamento. Dovrà affrontare e attuare il piano di ristrutturazione e di riforme con trasparenza e mantenendo un forte coinvolgimento dei collaboratori a tutti i livelli. È un compito difficile, ma gli saranno d’aiuto la sua esperienza e il suo carattere calmo e determinato. Come CORSI confidiamo che con Timbal si possa costruire un rapporto di fiducia e collaborazione per rafforzare il servizio pubblico nella Svizzera italiana”.
In tanti si aspettavano che sarebbe stata scelta una donna, come mai non è stato così?
“Tengo a dire che il Comitato CORSI ha tematizzato la problematica della parità di genere e ha posto ai candidati precise domande su questo aspetto, ottenendo da Timbal risposte convincenti e la conferma che nella sua esperienza professionale ha sempre avuto a cuore questa problematica. Ci è sembrato in grado di ben implementare e sviluppare questa cultura del rispetto di genere anche alla RSI”.