A 50 anni dall’iniziativa Schwarzenbach, il Telegiornale e il Quotidiano ne hanno ripercorso le tappe e il contesto storico, ricordando anche un altro momento cruciale, per i cittadini e le cittadine, che si sarebbe tenuto di lì a poco, ovvero l’iniziativa popolare federale “Per un’immigrazione moderata (Iniziativa per la limitazione)” al voto il 27 settembre. Un riferimento illecito, come si legge nel reclamo giunto al mediatore RSI?
Il 7 giugno 2020, il Telegiornale mandava in onda un servizio sui “50 anni dopo Schwarzenbach”, la prima iniziativa svizzera che si proponeva di limitare il numero degli stranieri nel Paese e che fu respinta – proprio il 7 giugno del 1970 – dal 54% di coloro aventi diritto di voto. Nel servizio si presentava inoltre la riflessione di Martine Brunschwig Graf, presidente della Commissione federale contro il razzismo. Il giorno seguente, anche il Quotidiano ripercorreva le tappe principali e il contesto dell’iniziativa, includendo sia i ricordi di alcuni membri della comunità italiana che si trovavano in Svizzera in quel periodo sia testimonianze favorevoli alla limitazione degli stranieri e raccolte al tempo della campagna. L’approfondimento veniva completato da analisi socioeconomiche e storiche (come quelle di Toni Ricciardi, storico delle migrazioni all’Università di Ginevra, e di Ulrich Schlüer, già Consigliere nazionale UDC e collaboratore di Schwarzenbach) e riflessioni sul mondo operaio di – tra gli altri – Gianfranco Bresadola, già Presidente della Federazione Colonie libere italiane, e Nando Ceruso, ex operaio e dirigente sindacale.
Contro quanto mandato in onda dal Telegiornale e dal Quotidiano ha sporto reclamo l'Unione Democratica di Centro (UDC) poiché l’episodio del 1970 sarebbe stato legato in maniera illecita all’iniziativa popolare federale “Per un’immigrazione moderata (Iniziativa per la limitazione)” posta in votazione circa tre mesi dopo l’approfondimento “50 anni dopo Schwarzenbach”. Inoltre, stando al reclamo, sia la decisione della persona intervistata durante il Telegiornale sia l’esposizione dei fatti sarebbero state di parte e soggettive.
In risposta a queste critiche, il mediatore RSI, Avv. Francesco Galli, ha anzitutto precisato che la scelta di chi intervistare in un servizio spetta alla redazione ed è protetta dalla libertà giornalistica, così come lo è il taglio dato al servizio. Inoltre, nel suo rapporto, il mediatore ha sottolineato la correttezza e l’oggettività del servizio, nel quale le affermazioni della persona intervistata sono state chiaramente identificabili come opinioni personali.
Per quanto riguarda l’approfondimento del Quotidiano, che ha offerto diversi spunti di riflessione per ricordare quale fosse il clima dell’epoca e per interpretare la portata di quella votazione, il mediatore ha valutato che il richiamo alla successiva votazione federale servisse quale conferma dell’attualità del tema, ma senza esprimere alcun giudizio sul tema.
di Valeria Camia
Aggiungi un commento