I giovani seguono i programmi delle reti televisive e radiofoniche della RSI? Che giudizio esprimono su quanto vedono e ascoltano? Cosa pensano del servizio pubblico radiotelevisivo?
L’unico modo per conoscere la risposta a questi interrogativi è dare voce ai giovani stessi.
Ovvio, ma come? Solitamente tramite un sondaggio, ma questo strumento ha dei limiti evidenti, poiché rispondere con delle crocette a scelte multiple non permette di esprimere compiutamente il proprio pensiero. Pertanto dalla collaborazione fra la CORSI e «La gioventù dibatte» è nata l’idea di proporre a studenti delle scuole medie superiori dei confronti su temi legati al servizio pubblico.
Il dibattito, per sua natura, permette di chiarire punti di vista diversi e approfondire anche le questioni più controverse e complesse.
L’idea si realizza in due classi di quarta liceo a Locarno, grazie alla disponibilità di Roberto Stoppa, docente di economia e diritto e presidente del Consiglio del pubblico della CORSI.
Tre fasi per dibattiti di qualità al liceo di Locarno
Il progetto di sviluppa sull’arco di cinque mesi e si suddivide in tre grandi momenti.
Nella prima fase (16 dicembre) abbiamo incontrato le due classi, alle quali abbiamo presentato la metodologia per un dibattito regolamentato, insistendo soprattutto sulla preparazione (ricerca delle informazioni, verifica delle fonti, costruzione razionale delle argomentazioni, elaborazione di confutazioni alla tesi avversaria). Dopo il contenuto, si è pure accordato spazio alla forma, ovvero a come esporre in modo efficace le proprie opinioni.
Nella seconda fase (10 febbraio), convinti della validità del celebre aforisma di Benjamin Franklin «Raccontami e io dimenticherò, insegnami e forse ricorderò, coinvolgimi e imparerò», abbiamo invitato i giovani a confrontarsi in dibattiti di prova, per verificare l’acquisizione delle conoscenze teoriche del primo incontro e a metterle in pratica. Al centro del confronto dialettico, un tema molto sentito dagli studenti: I trasporti pubblici devono essere gratuiti per i giovani in formazione?
Al termine, gli studenti che hanno seguito il dibattito come pubblico hanno espresso una valutazione formativa fondata su quattro criteri: la conoscenza della materia, l’abilità espressiva, la capacità di dialogo e la forza persuasiva.
Nella terza fase (21 aprile), dopo essersi documentati, anche grazie alla CORSI che metterà disposizione dei materiali sul suo sito https://www.corsi-rsi.ch studenti e studentesse dibatteranno il tema: I cittadini devono poter decidere di pagare solo le trasmissioni Radio -TV di cui usufruiscono?
Torneremo su questi dibattiti nel contributo di aprile per riferire opinioni e argomentazioni dei giovani.
Prospettive future
L’esperienza pilota al liceo di Locarno, potrebbe avere un seguito nel prossimo anno scolastico se altre scuole, altri docenti e altri studenti fossero interessati. Questi, a titolo esemplificativo, alcuni temi che sarebbe interessante dibattere:
1. Il pubblico deve poter proporre e decidere nuovi programmi radio-televisivi?
2. La RSI dovrebbe offrire più spazio ai temi che interessano i giovani?
3. I programmi d’informazione della RSI permettono di farsi un’idea chiara dell’attualità della Svizzera italiana?
Ma ovviamente se ne possono concordare e scegliere altri, che abbiano pertinenza con il servizio pubblico radiotelevisivo.
Di Chino Sonzogni, responsabile La gioventù dibatte per la Svizzera italiana